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LECCE |
La Firenze del barocco |
Basilica
Santa Croce di Lecce, Piazza del Duomo di Lecce, |
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Lo stile predominante è, com'è noto, il
barocco che qui assume forme sì leggiadre e di tale
peculiarità da non trovare riscontro in nessun'altra
manifestazione del genere in altre città. |
Da questa sua caratteristica è derivata la
denominazione di Firenze del Barocco, come la
definì il Gregorovius. |
Il Capoluogo del
Salento
vanta un
patrimonio monumentale che a buon diritto forma oggetto
della più appassionata ammirazione da parte di chiunque
vi capiti e che poche città possono offrire. |
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E' questa una città che ad ogni
piè sospinto offre al visitatore la sorpresa di
un portale, di un loggiato, di un archetto, di una
bifora di deliziosa fattura, una sorta di
"leit motiv" musicale che si ripete e si
rinnova come una sinfonia di forme e di
espressioni. |
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Patrimonio per la massima parte costituito
da edifici sorti tra la fine del '500, quando lo stile
rinascimentale stava per sfociare nel Barocco,
ed i principi del '700, quando il barocco accennava a
forme di maggiore compostezza. |
E' durante tale periodo che Lecce si
arricchisce, per il mecenatismo della Chiesa, dei suoi
più fastosi edifici ecclesiastici, nella cui costruzione
maestri ed artigiani, gli uni nell'ideare, gli altri
nell'eseguire, hanno gareggiato per genialità e forza
creativa. |
Sorsero così il complesso di Piazza del
Duomo; la Basilica del Rosario; le Chiese di S. Chiara, di
S. Matteo, della Grazia e la Basilica di S. Croce: il più
importante monumento dell'epoca. |
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Meritevole
di particolare attenzione è il complesso
monumentale di Piazza Duomo, costituita
dalla Cattedrale e l'attiguo Campanile,
l'Episcopio e il Palazzo del Seminario. La
Cattedrale, fu completamente rifatta da G. Zimbalo
(1659-70), ideatore del grandioso Campanile
(1661-1682), alto 70 m. |
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LA BASILICA
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DI SANTA CROCE |
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La Basilica of Santa Croce è la più
caratteristica manifestazione del barocco leccese. La
prima impressione della facciata i cui ornamenti sono
posti in particolare evidenza, è veramente
sbalorditiva. |
Misurata, se non sobria, nella parte
inferiore, dove si alzano le sei robuste colonne e si
apre l'ornato portale, la facciata è occupata , nella
sua parte centrale ed in quella superiore, da un tale
fasto di decorazioni che non puoi fissare lo sguardo
senza sentirti smarrito. |
Al di sopra dei portali, l'esuberante
decorazione della facciata raggiunge il parossismo.
Ancor più della facciata, l'interno è sereno,
composto, sorridente. Le navate si alzano altissime,
sormontate dalla grande cupola, le vote a crociera si
congiungono con singolare eleganza, le colonne si aprono
in capitelli della più originale bizzarria. |
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L'edificio, iniziato nel 1549
dall'architetto e scultore leccese Gabriele
Riccardi, fu completato nel 1689 da Giuseppe
Zimbalo e Cesare Penna. |
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